mercoledì 15 gennaio 2014

Caffè.

Il nulla.

Nessuno di noi si fa ancora vivo; troppo occupati con la scuola, troppo occupati con il lavoro, troppo occupati con il correre di qua, di là, di su, di giù, troppo occupati a rincorrere le cose, le persone, i sogni, il passato, il presente, il futuro, troppo occupati a rimpiangere, troppo occupati a fare tutto. Siamo "TROPPO".

Non abbiamo più lo spazio per noi e i nostri sentimenti, non siamo più capaci di esprimerci, nemmeno di scrivere. Se ci mettiamo davanti al pc per buttare giù qualche parola ci accorgiamo che dopo cinque minuti già diamo un'occhiata su Facebook, ci mangiamo uno yogurt, andiamo un attimo di là, e continuiamo a distrarci in mille modi.

Siamo ultra- bombardati da tutto e non siamo più noi; spesso io stessa mi sento alienata, sto vivendo la vita di qualcun'altro? No, sono io che mi sto solo conformando. Addio vita, addio io interiore.

Sapete cosa mi viene in mente? Quei caffè dell'Ottocento pieni di vita, di intellettuali e non che passavano le loro giornate discutendo e mettendosi in discussione. Cosi eravamo pure noi su questo caffè virtuale.

Peccato che ora il caffè è abbandonato.

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